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Home » Van De Sfroos: canzoni senza confini

Van De Sfroos: canzoni senza confini

Davide Van De Sfroos è il nome artistico di Davide Bernasconi, cantautore lombardo. Il segno che sicuramente contraddistingue l’artista è l’utilizzo del dialetto tremezzino, attraverso cui racconta e descrive i luoghi, i personaggi e le atmosfere che vertono per la maggior parte sull’indiscusso protagonista della sua poetica: il lago.


Davide Van De Sfroos (La Provincia di Como)

Primi passi di una carriera

di Lisa Pedretti

Trasferitosi nella prima infanzia in un piccolo paese sulle rive del lago di Como, Davide cresce e vive al ritmo del territorio che lo circonda, delle sue consuetudini e delle sue leggende e una volta adulto sceglie di raccontarle attraverso la canzone d’autore. L’intento di Van De Sfroos è quello di preservare e ricordare questa tradizione e questa cultura e ritiene che il modo migliore per farlo sia condividerlo. L’utilizzo del dialetto deriva dal fatto che, secondo il cantautore, per raccontare determinati luoghi e determinate persone è giusto e necessario farlo nella lingua che naturalmente appartiene loro, capace di dare la giusta sfumatura alle storie; questa ideologia è poi ulteriormente confermata dal suo nome d’arte, “van de sfroos”, che in italiano significa “vanno di frodo, di contrabbando”. Quella linguistica, dunque, non è una scelta volta a escludere chi non fa parte del suo mondo, ma che piuttosto vuole incentivare a partecipare coloro che hanno voglia di conoscerlo. E, proprio per lo stesso motivo, Davide utilizza nella sua produzione anche l’italiano, altri dialetti o altre lingue per parlare di ciò che lontano dal suo territorio l’ha colpito e affascinato.

I protagonisti dei brani di Van De Sfroos sono tutt’altro che scontati. Possono essere una formica, una montagna, un albero, un corvo o il vento: tutti soggetti a cui solitamente non siamo abituati ad attribuire importanza, ma che nei brani di Davide sono figure di spicco. E quando il cantautore parla di persone, queste non incarnano mai l’immagine dell’eroe perfetto: come racconta lui stesso in un’intervista (Paolo Vites, 28 marzo 2011, Van De Sfroos: Yanez, un disco di «vincenti storti» ma non di sconfitti, in (http://www.ilsussidiario.net/News/Musica-e-concerti/2011/3/28/L-INTERVISTA-Van-De-Sfroos-Yanezun-disco-di-vincenti-storti-ma-nondisconfitti/2/162503), sono “vincenti storti”, ma mai sconfitti. Alcuni dei suoi personaggi sono sinistri o tragicomici; altri sono ingenui, spontanei o di cuore; altri ancora sono sfregiati, reduci di guerra o vagabondi. Ma ciò che li unisce tutti è il loro appartenere alla gente comune, e chi ascolta può identificarsi con loro o riconoscere un dato soggetto. Di ciascuno di questi personaggi, Davide racconta una storia il cui finale lascia sempre spazio alla speranza, perché ogni cosa può volgere in bene: è per questo motivo che, anche se apparentemente semplici o sventurati, i suoi protagonisti non sono mai veramente sconfitti.

La speranza, proprio come quella del lago, è una presenza costante nel lavoro del cantautore, esattamente come la spiritualità. Cresciuto in un ambiente cattolico, la religione ha sempre fatto parte della vita di Davide e lui, come tutto ciò che lo rappresenta, la riporta nei suoi testi. È inoltre insita nel cantautore la sensibilità e il rispetto nei confronti di altri credo e della natura. Perciò, nelle canzoni di Van De Sfroos troviamo diverse spiritualità, che possono riferirsi direttamente a Dio, essere di matrice laica oppure sciamanica; ad ogni modo, tutte ci possono aiutare a compiere al meglio il nostro viaggio nella vita: dunque non ci sono solo personaggi eccentrici e luoghi lacustri nei brani di Davide, ma anche il messaggio di seguire la giusta etica e la giusta morale attraverso un percorso interiore.


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Àncora è una casa editrice d’ispirazione cattolica. Un marchio da sempre sinonimo di testi di spiritualità ma sempre aperto alla cultura contemporanea. Per tutti i «cercatori di Dio» affamati di parole che rispondano ai più profondi interrogativi dell’uomo.

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19 Dicembre 2018 By Àncora Editrice 1 commento

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