C’è una frase che a scuola piace tanto ai bambini: “Andiamo in giardino!”. Subito i bambini si alzano, si mettono in fila, anche composti, perché sanno che il percorso più bello all’interno della scuola è quello che va dalla propria aula scolastica al giardino. Lo spazio più ambito in verità da tutti gli studenti di ogni ordine e grado è sicuramente il giardino.
Ripercorrendo i ricordi di quando ero bambino, penso alla mia ormai famosa maestra delle elementari che non ci ha mai portato in giardino, nonostante la nostra scuola ne avesse uno grandissimo. E così ho trascorso i cinque anni della mia scuola primaria chiuso in aula, senza mai poter vedere la luce del sole o correre con i compagni giocando a nascondino in quello spazio libero; la mia maestra trascorreva lunghe ricreazioni in corridoio a ridere e chiacchierare con le sue colleghe mentre noi bambini dalla finestra vedevamo gli altri alunni dell’istituto divertirsi nel giardino sottostante.
Eppure il giardino può rappresentare per i docenti un ottimo punto di osservazione poiché lì i bambini esprimono la loro vivacità e il loro modo di socializzare, oltre che trascorrere un tempo sacrosanto di svago lontano dai libri e dalle lezioni. Il tempo trascorso in giardino non è mai sprecato; il docente può parlare con i propri alunni in modo più informale, uscendo dalla lezione per entrare nel campo umano. Padre Pino Puglisi, che era anche un insegnante di religione, trascorreva il tempo in corridoio con i ragazzi.
Me lo ricordo a scuola: durante l’intervallo passeggiava nei corridoi e rispondeva alle domande dei ragazzi. Non gli piaceva la sala professori: diceva che era piena di professori
Alessandro D’Avenia
Il giardino è il luogo dove i bambini corrono e il loro vociare arriva forte e allegro fino ai piani alti dei palazzi circostanti. Nelle nostre città dove gli spazi verdi e di gioco sono sempre minori, il giardino scolastico può diventare una risorsa per l’intera comunità cittadina; ricordo che, qualche anno fa, che in Trentino ho scoperto una valida iniziativa: i giardini scolastici – molto ben tenuti – erano aperti nel periodo estivo per tutti i bambini della città.
I bambini potranno così conquistare uno spazio adatto a loro, dove poter giocare e svagarsi all’aria aperta.
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