Il 31 luglio 1944 moriva nelle acque del mar Mediterraneo Antoine de Saint-Exupéry, autore del romanzo “Il piccolo principe”.
Aveva 17 anni quando inviò queste righe a sua madre: «Ho appena letto un po’ di Bibbia: che meraviglia, che semplicità potente di stile e spesso che poesia. I comandamenti sono dei capolavori di legislazione e di buon senso. Dovunque le leggi della morale emergono nella loro utilità e bellezza: è splendido. Avete letto i Proverbi di Salomone? E il Cantico dei Cantici, che bella cosa! C’è di tutto in questo libro…».
Non è dunque una forzatura accostare l’opera di Saint-Exupéry all’insegnamento della Chiesa. Due libri, entrambi editi da Àncora, vanno in questa direzione: “Il Piccolo Principe commentato con testi di Papa Francesco”, a cura di Umberto Folena, e “Il Piccolo Principe commentato con la Bibbia”, un lavoro di Enzo Romeo.
La ricchezza: nel Piccolo Principe…
Il capitolo XII del romanzo di Saint-Exupéry ci presenta l’incontro tra il Piccolo Principe e un uomo d’affari, tutto intento a contare le stelle, con un ritmo frenetico. La curiosità del giovane protagonista si infrange contro l’insensata avidità dell’uomo d’affari
«E cosa te ne fai di queste stelle?».
Il Piccolo Principe, cap XII
«Cosa me ne faccio?»
«Sì!».
«Niente! Le possiedo».
«Io», concluderà il piccolo principe prima di rimettersi in viaggio, «possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni; tre vulcani che pulisco ogni settimana. Anche quello che è
spento. Non si sa mai. È utile per loro, ed è utile al mio fiore, che io li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle…».
…e nella Bibbia
Il libro di Enzo Romeo (così come quello di Folena) riporta integralmente il testo del Piccolo Principe. Accanto, però, è spiegato in che modo i temi dei vari capitoli del romanzo siano presenti nella Bibbia. Eravamo rimasti all’incontro tra il Piccolo Principe e l’uomo d’affari? Bene: dove nelle Sacre Scritture si parla di ricchezza? Riportiamo di seguito l’analisi di Romeo.
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