Continua il nostro viaggio tra le canzoni di Natale. Qui la prima parte.
Vince Guaraldi Trio
Annualmente nella Billboard chart degli album più venduti negli USA ricompare “A Charlie Brown Christmas” dei Vince Guaraldi Trio. Il cd è la colonna sonora dell’omonimo cortometraggio del 1965 che in Italia s’intitolava “Un Natale da Charlie Brown”.
Il disco è per lo più strumentale, in piena tradizione jazz, con pochi inserti di coro di voci bianche.
Le tematiche religiose non sono assenti dalle strisce di Charles M. Schulz, che in casa aveva avuto una formazione cristiana protestante e nel cortometraggio Linus spiega all’amico Charlie Brown che il Natale è la gioia di festeggiare la nascita di Gesù e di stare assieme ed è importante non lasciarsi portare via la gioia del Natale.
Pentatonix
Negli Stati Uniti i Pentatonix sono ormai un elemento imprescindibile del Natale, sono un po’ come il panettone. Famosi per i loro album natalizi e per gli armoniosi intrecci vocali a cappella, quest’anno il quintetto texano è uscito con “The best of Pentatonix Christmas”, una raccolta con il meglio dei loro precedenti album natalizi e alcune collaborazioni eccezionali come la straordinaria traccia vocale di Whitney Houston per il brano “Do You Hear What I Hear?”, le partecipazioni di Tori Kelly in “Winter Wonderland/Don’t Worry Be Happy” e Kelly Clarkson in “Grown-Up Christmas List”.
Rend Collective
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato del progetto per i bambini Rend Co. Kids dei Rend Collective. Orbene nel 2014 anche il quintetto irlandese ha imbracciato banjo e ukulele per cantare la gioia del Natale nel cd “Campfire Christmas, vol. 1”. 11 canzoni, tra inediti e canti tradizionali, per 36 minuti di atmosfera irish, gioiosa e contemplativa. L’album ha riportato ottime recensioni nelle riviste di settore e un timido ingresso a metà classifica tra i 100 album più venduti negli Usa.
Bob Dylan
Pubblicato nel 2009, “Christmas in the Heart” è il 34° album di Bob Dylan. Una chicca per i fans del menestrello che qui si cimenta con 15 classici del periodo di Natale. Il cd era legato ad un progetto benefico in favore di alcune organizzazioni caritatevoli che si occupano della somministrazione di cibo a milioni di bisognosi. In sede di presentazione del progetto, Dylan ha sottolineato che il dramma della fame colpisce nei soli Stati Uniti oltre 35 milioni di persone (dei quali 12 milioni in tenera età).
Frate Alessandro
In tante occasioni sacerdoti e religiosi sono stati utilizzati dalle case discografiche per la realizzazione di cd finalizzati alle vendite stagionali: mi vengono in mente gli irlandesi The Priests o i corrispettivi francesi Les Prêtres. Ma tra i vari progetti anche qualitativamente interessanti vorrei ricordare in questo elenco Frate Alessandro Brustenghi e il suo secondo album “Voice Of Joy” del 2013, anche solo per orgoglio patriottico.
Registrato tra Assisi e Betlemme il disco include 15 tracce tra le quali alcuni canti mariani e la benedizione gaelica.
Voice of joy non è integralmente disponibile su YouTube, ma qui troverete l’ultima raccolta di Friar Alessandro.
Danny Gokey
Al di là dei tanti dischi storici vi segnaliamo anche la recente uscita di “The Greatest Gift: A Christmas Collection”, del cantautore americano Danny Gokey, che si è fatto notare nel talent “American Idol” ed ha intrapreso il suo percorso musicale nell’ambito della Christian Music. Tra le 10 canzoni spuntano le collaborazioni di Kari Jobe in “Silent night” e Natalie Grant per “The prayer” (già cantata da Celine Dion e Andrea Bocelli).
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