Non è un caso se si parla del Paradiso come di un banchetto celeste. Il primo miracolo di Gesù è quello delle nozze di Cana, con l’acqua trasformata in vino. Risorto, il Maestro chiede agli apostoli, ancora comprensibilmente scossi e stupiti, di mangiare qualcosa.
Non sono pochi i riferimenti al senso religioso presenti nei Simpson. Brunetto Salvarani, affermato teologo pop, ha dedicato al tema un libro delizioso: “Da Bart a Barth”, col titolo che gioca sull’assonanza tra il figlio di Homer e un teologo calvinista. Cosa c’entra il cibo? Salvarani ricorda il finale dell’episodio Brani Biblici (codice AABF14), con la simpatica famiglia costretta a scendere negli inferi. La voce di Homer non lascia un briciolo di speranza, la punizione è tremenda: «Hanno terminato i wurstel! L’insalata russa! Aaargh!!».
Se l’inferno, ancora prima di un luogo pieno di fiamme e forconi, è un banchetto disgustoso (anche se, con tutto rispetto per i Simpson, “hanno terminato le tagliatelle al ragù” sarebbe stato più efficace, rispetto ai wurstel) ecco che, nel miracolo di Gesù coi pani – moltiplicazione e con-divisione – si può trovare una traccia di Paradiso. O, più che una traccia, un assaggio.
Il vangelo di domenica 23 giugno
Lc 9, 11-17
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
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