Le grandi opere d’arte in 3 minuti
Marc Chagall: pittore, poeta, mistico. Il maggiore interprete della Bibbia nell’arte contemporanea, che incanta con il suo alfabeto fatto di colori e fede.
1.
La fine è l’inizio. Sono queste le parole che Chagall pare trasmetterci: inizialmente sembra di partecipare alla disperazione silenziosa di un defunto: l’abbandono del corpo tra le braccia dell’angelo, il senso di freddo suggerito dal blu, lo sguardo dell’angelo rivolto verso sinistra come per chiamare qualcuno a partecipare alla tragedia, la bocca assente come per rimandarci a un dolore trattenuto; e invece dal titolo del quadro comprendiamo che non è un morto qualsiasi, bensì è Adamo: il primo uomo secondo la Creazione della Terra e l’inizio dell’Umanità.
2.
Nella totalità dell’opera emergono forti elementi in contrapposizione e simboli che danzano in armonia. La stasi della parte inferiore dell’opera contrasta con il movimento vivo e dinamico del sole in alto, simbolo della creazione, così energico e vitale che assomiglia ad una girandola. Il nostro occhio, ormai allenato a questo danzare e fluttuare tipico di Chagall, si sposta nella parte superiore dell’opera. Spinti da un vento di vitalità ci avviciniamo a una serie di simboli della tradizione ebraica tra cui il candelabro, la Bibbia, il Pesce, la colomba, il popolo. Il giallo verdastro ci ricorda il blu dell’inizio: della fine, ma diventa anche il nostro inizio, quasi a ricordarci che dalla morte c’è la vita, dal fango nascono le ninfee, dal fiore che muore nascono i frutti, dalla caduta dell’uomo alla presenza di Cristo, speranza della Redenzione.
Mi è sempre sembrato e mi sembra tuttora che la Bibbia sia la principale fonte di poesia di tutti i tempi. Da allora, ho sempre cercato questo riflesso nella vita e nell’arte. Per me, come per tutti i pittori dell’Occidente, essa è stata l’alfabeto colorato in cui ho intinto i miei pennelli.
Marc Chagall
3.
Chagall è stato uno dei più grandi artisti del Novecento, nato in Russia nel 1887 di origine ebraica e morto nel 1985 in Francia. Grande viaggiatore da sempre, anche in Italia, riporta nella sua valigia tutti i colori dei suoi viaggi, in particolare quelli degli artisti Fauves in Francia. Rifiuta i movimenti artistici del suo tempo quali il Surrealismo e l’Astrattismo per dedicarsi ad una personale ricerca ed uno stile inconfondibile. Il suo modo poetico di esprimersi attraverso i colori, linee sempre dinamiche e forme semplificate trae ispirazione dal primitivismo. Si nutre di una fantasia che richiama l’innocenza infantile, e alla Fiaba (richiamo alla tradizione Russa, tipica nelle sue opere). Chagall vedeva la realtà con gli occhi di un bambino, ma con una consapevolezza da adulto. La sua passione per la comunicazione, l’educazione e la relazione lo portarono a fondare la “Libera Accademia d’Arte” in Russia nel 1917.
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