Per me, come per tanti miei coetanei, il primo approccio con il rock di ispirazione cristiana, anzi con il Christian Metal, è arrivato grazie agli Stryper, la band di Orange County, che negli anni ‘80 distribuiva Bibbie al pubblico durante le esibizioni live.
Sembrava difficile conciliare lo stile dei Judas Priest o dei Van Halen con i testi del Gen Rosso, così molti iniziarono a seguire le vicende di Oz Fox e soci, considerati come gli iniziatori del White Metal assieme a King’s X, Whitecross, Narnia, Mortification, Bloodgood, giusto per citarne alcuni. Tra tutti, nel periodo di massima popolarità dell’hair metal, tra Europe e Guns ‘n Roses, anche gli Stryper venivano trasmessi da Mtv e da molte radio.
Il quartetto californiano è uno dei tanti esempi di quelle band che con il trascorrere del tempo tirano fuori album sempre più belli. Nel nuovo album, “Even The Devil Believes”, ritroviamo tutta l’energia del loro metal melodico old school, a tratti epico, altre volte più veloce e ricco di ritornelli da cantare, con l’immancabile momento più riflessivo dell’elettroacustica “This I Pray”, dove la voce di Michael Sweet da il meglio di sè. Non mancano poi cori e voci alte che possono ricordare Queen o Beatles, ma sempre al servizio della Parola di Dio e dell’evangelizzazione.
Fai agli altri
Tra i 4 “singoli” pubblicati da “Even the devil believes”, c’è n’è uno che si riallaccia particolarmente alla liturgia di domenica prossima: “Do Unto Others”, ovvero “Fai agli altri”.
Quella declinazione del “Amerai il prossimo tuo come te stesso”, che si ritrova in molte culture come “La regola d’oro: Fai agli altri come vorresti che gli altri facessero a te”, riecheggia nel brano degli Stryper che cantano: «Abbiamo tutti domande, molte preoccupazioni, semplici frustrazioni. Il rispetto è ciò che desideriamo ardentemente, ci offendiamo con estrema facilità. Spesso siamo scortesi senza motivo e se potessimo fare un passo indietro per vedere cosa conta, tratterremmo l’irascibilità per spezzare l’odio e guardarlo andare in frantumi. Fai agli altri come vorresti che ti facessero spesso è un pensiero frainteso, ma è ciò che dobbiamo perseguire. Questa vita è troppo breve per sprecare un giorno e preoccuparci di certi giochi che facciamo. Guardiamo al futuro che splende luminoso. Non è davvero difficile: scegli quello che sappiamo essere giusto. Sono scelte semplici che facciamo da soli. Se ci prendessimo cura l’uno dell’altro, forse guariremmo, non soffriremmo. Fai agli altri ciò che vorresti venisse fatto a te. Spesso è un pensiero frainteso, ma è questo che dobbiamo perseguire.»
Insomma gli Stryper ce la mettono tutta per spronarci: melodie orecchiabili, riff affilati come stiletti, assoli elettrizzanti, un certo tasso di epicità e una batteria incalzante; ora tocca a noi mettere in pratica i loro consigli.
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