In questo tempo di Pasqua cosa c’è di più bello che condividere delle storie di resurrezione! Oggi vorrei raccontarvi la storia di Lucia Lombardo, che ad un certo punto della sua vita si è accorta di non essere sola nelle sue ferite, ma in dolce compagnia.
Andiamo per ordine. Scappata di casa a 16 anni, in fuga dal dolore che sperimentava, dalla rabbia, e desiderosa di conoscere il mondo, la ragazza arriva a Bologna tra i punkabbestia, dove cerca di raggranellare qualcosa suonando la sua chitarra come una busker in piazza 7 chiese. Si fa notare subito e qualcuno la introduce alla corte di Renzo Fantini, manager di Paolo Conte, Francesco Guccini e, da quel giorno anche di Lucia Lombardo.
Fantini la prende a cuore come una figlia e un bel giorno manda il suo autista con l’auto blu a prelevarla dalla piazza, per portarla sui palchi dove suonavano per lei Ellade Bandini, Ares Tavolazzi , Jimmy Villotti, Vince Tempera, Antonio Marangolo. In breve era diventata la promessa della canzone d’autore.
Ma in fase di promozione de “Il passo dei lupi”, il suo album d’esordio, Lucia scappa a Parigi mandando tutto in fumo. Li conosce nuovi suoni e nuovi stili artistici, ma quando torna a Milano non ha più nulla. Nessun contratto, nessun aggancio, nessun centesimo.
Viene accolta da un amico e decide di intraprendere un percorso esoterico. Lucia si ritrova quindi a vivere un lutto dilaniante che la porta sull’orlo dell’autodistruzione. In quella desolazione sperimenta l’inattesa e incoraggiante presenza di Gesù.
La cantautrice si rimette in forma, ma il conflitto interiore che viveva la porta ad abbandonare la musica. Prosegue intanto il suo percorso nel mondo oscuro dell’esoterismo. Arriva per lei il momento di fare l’ultimo passo verso l’entità che stava studiando nel suo percorso, quando ancora sperimenta un richiamo da parte di Gesù. Non che lo frequentasse molto, ma evidentemente il Signore è stato al suo fianco in tutte le situazioni di fatica e dolore che ha vissuto e lei lo ha riconosciuto.
Si è quindi riavvicinata ai sacramenti, la confessione e la comunione, e finalmente ritrova quell’armonia che aveva tanto cercato. Proprio lei che odiava la Chiesa.
Stringe così un’amicizia più concreta con Maria e Gesù e si ritrova perfino ad un ritiro spirituale. A riguardo ci racconta: «Durante un ritiro, si è avvicinato a me uno sconosciuto, mi ha afferrato con forza il polso, per richiamare la mia attenzione, poi con un tono determinato mi ha detto che i talenti non vanno sprecati e che io avrei dovuto cantare. Non lo avevo notato prima e non l’ho più visto dopo quel fugace momento, ma ho sentito in lui qualcosa di famigliare e autorevole, così mi sono rimessa in discussione». La cosa non è stata semplice, con tutte le sue ferite, la cantautrice non avrebbe mai voluto riprendere a scrivere, ma per fiducia ha rimesso in gioco i suoi talenti.
Ci racconta: «Mi sono trovata a scrivere di nuovo. Una canzone. Due. Tre. E poi: ”Pietre”. Piangevo mentre provavo a cantarla».
“Pietre” è un suggestivo dipinto dell’incontro fra Gesù e l’adultera. Una testimonianza personale della misericordia che l’autrice ha sperimentato. Un richiamo a fare attenzione al giudizio che ci buttiamo addosso gli uni gli altri senza guardare in faccia l’amore.
Il video, bello e suggestivo, è stato realizzato dalla regista Jie Wang e ci mostra come Lucia sia tornata in piena forma e sia pronta a proporre un sacco di cose nuove e interessanti.
Online sono inoltre disponibili altri brani dell’autrice, come “Non dimenticarmi mai” o “Schiavi”.
Per approfondimenti: https://www.instagram.com/lucialombardoofficial/ o https://www.facebook.com/Lucia-Lombardo-Official-107519083980079
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