Un turista degli anni ’50 che rientrava da un viaggio a Roma non poteva sfuggire ad una domanda obbligatoria: hai visto il Papa? Per vedere dal vivo il Papa bisognava necessariamente andare a Roma in piazza San Pietro, non c’erano altri modi. In passato il Papa, rispetto a quanto siamo abituati a vedere oggi, aveva una vita decisamente più ritirata, appariva in pubblico solo in rare occasioni.
A Roma il Papa ha la sua residenza ufficiale. Il Sommo Pontefice ha da sempre abitato nella città di cui è Vescovo, a parte un breve periodo in cui i papi si spostarono prima a Viterbo (1257-1281) e poi ad Avignone (1309-1377). La Città del Vaticano, il più piccolo stato del mondo, si trova nel cuore della città; è lì il luogo in cui il Papa esercita il proprio governo nella Chiesa.
La domanda che mi viene posta ha un suo percorso logico; se Gesù era di Nazaret perché il Papa non vive lì o per lo meno in Palestina, a Gerusalemme o Betlemme? In realtà lo stesso San Pietro, l’apostolo a cui Gesù ha affidato il compito di costruire la comunità cristiana, che noi chiamiamo Chiesa Universale, ha vissuto a Roma e qui ha trovato anche il suo martirio. Qui venne crocifisso a testa in giù durante la persecuzione di Nerone e proprio sulla sua tomba fu costruita la Basilica di San Pietro. Gli scavi ordinati da Pio XII nel 1939 fecero ritrovare, vent’anni dopo, la sua tomba e le reliquie; scoperta archeologica di incredibile valore per i cristiani che conferma di fatto la permanenza e il martirio di Pietro a Roma.
È stata una scelta di Pietro quella di venire a Roma o una precisa volontà di Gesù?
Il centro del mondo
Dobbiamo ricordare che duemila anni fa Roma era la capitale dell’Impero Romano ed era considerata al (il) centro del mondo; Pietro ha voluto portare, insieme a Paolo, il messaggio del Vangelo che ha cambiato la storia proprio nella città eterna. Gesù non ha dato precise indicazioni né a Pietro, né agli apostoli, sulle modalità di diffusione del Vangelo; ha donato alla Chiesa lo Spirito Santo che guida l’opera della Chiesa, allora come adesso. Questo Spirito ha portato Pietro a Roma.
Non bisogna dimenticare il legame tra il Papa e Roma; un rapporto che non si può spezzare, forte come quello che ha un vescovo con la sua diocesi. Nella Chiesa cattolica essi rappresentano i successori degli apostoli che guidano il popolo di Dio e che – per dirla come Papa Francesco – devono conoscere “l’odore delle pecore” (28 marzo 2013, messa crismale). Lo stesso Papa Francesco ama usare l’espressione di Vescovo di Roma piuttosto che quella di Papa. Nel suo primo discorso da Pontefice esordì dicendo che “la comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo” piuttosto che “la Chiesa aveva un nuovo Papa”!
Rispetto a un centinaio di anni fa, grazie allo sviluppo e alla diffusione dei mezzi di comunicazione e di trasporto, la voce e la persona del Papa possono raggiungere tutti gli uomini della terra. Nonostante Roma non sia più la capitale dell’impero e i confini dell’umanità si siano ampliati con la conquista e la scoperta di nuove terre, il cuore del cristianesimo pulsa ancora nella città di Roma. Il colonnato di piazza San Pietro si apre come un abbraccio che accoglie e chiama tutta l’umanità.
Al turista di cui parlavamo in apertura non sarà più chiesto, al ritorno da un viaggio a Roma, se ha visto il Papa. Eppure, l’affluenza numerosa dei pellegrini di tutto il mondo durante l’angelus domenicale, alle Udienze o nelle altre occasioni in cui il Papa è presente di persona, ci fa capire che questa figura rappresenta per i cristiani un punto di riferimento essenziale, una guida sicura cui volgere lo sguardo.
Andrea Gironda
Francesca dice
Grazie per le informazioni, esaustivo. Attenzione a chiamare Bergoglio papa. Non lo è. Era Benedetto XVI, ora siamo senza. Soprattutto NON è una guida per i cristiani, dato che va contro il vangelo e Gesù.
Grazie ancora per avermi chiarito che grazie alla vita e alla morte di San Pietro la sede è a Roma.
Tore dice
Hai ragione, infatti Gesù ha vissuto da povero , rifiutando il lusso proposto dal diavolo. Quì invece vescovi e cardinali vi voto nel lusso