In quel tempo, ben prima del canto del gallo, Pietro fece la figura del pollo. Ma insomma, sì: io al suo posto sarei stato più furbo. E voglio dargli una dritta, come fanno quegli esperti di comunicazione/ marketing/ dituttoeunpo’ che confezionano decine di video pieni di consigli non richiesti su come fare.
Un contrattino?
Vangelo di Luca, pesca miracolosa: il nostro eroe arriva da una notte di lavoro andata da schifo, anzi peggio, e questo Gesù lo convince ad andare di nuovo al largo. Il figlio del falegname smette di occuparsi di tavoli e comodini, e – toh! – regala due barche zeppe di pesci a Pietro. E lui come risponde? «Signore, allontanati da me». Ma dai, ti rendi conto? Avresti dovuto proporgli subito un bel contratto, a questo falegname col talento per la pesca. Magari un periodo di prova, perché non si sa mai… Potrebbe essere stato un gran colpo di fortuna, ma se anche la seconda è buona stipuliamo un bell’accordo in esclusiva. Gli avrei fatto capire che comunque la barca è mia, e che la gestione della baracca e tutta la manutenzione ha dei costi, quindi si può fare 70 a me e 30 a te. Anzi, facciamo pure 80 e 20. Affare fatto?
Una sorpresa
No: «Allontanati da me perché sono un peccatore». Mi piace questo Pietro, che non capisce niente. O forse, proprio perché «preso da stupore», ha capito tutto, o almeno tanto. Non servono esperti di comunicazione/ marketing/ dituttoeunpo’ davanti a un gesto d’amore. Perché l’amore è gratuito. Uno spreco, secondo quegli esperti. Un bello spreco, dopotutto. Così bello che Gesù concederà il bis (Gv 21,1-14). Quando Pietro da “pescatore di uomini” è tornato alla sua attività di pescatore, passando dallo stupore alla delusione di una storia finita sulla croce, Gesù si presenta senza farsi riconoscere. E, come quella volta, invita a gettare la rete. «La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci». Solo allora Pietro esclama: «È il Signore!». Il primo miracolo era stato quello alle Nozze di Cana, con l’acqua trasformata in vino. Qui c’è la prova del nove: a Gesù piacciono le feste a sorpresa.
Il vangelo di domenica 3 febbraio 2019
Lc 5, 1.11
Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
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