“E’ molto brutto scriverti tramite e-mail e mi da anche un senso di sconfitta perché mi ricorda che è già passato un anno dal lockdown e noi siamo sempre qui a scriverci”. Sono le parole di Anita, una mia dolcissima alunna arrivate via e-mail nei giorni in cui siamo tornati in didattica a distanza (Dad). Come molti altri alunni, anche lei preferisce di gran lunga venire a scuola, incontrare i compagni, gli insegnanti, vivere la scuola come andrebbe vissuta: in presenza. Si è discusso molto in questi giorni sull’opportunità di lavorare in Dad; molte sono state le proteste che hanno dato vita a manifestazioni di pubblico dissenso. Come non dargli torto. Purtroppo è una misura eccezionale e necessaria visto il periodo prolungato di pandemia che vive il nostro Paese.
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