[Leggi di più…]E Giuseppe? Giuseppe, non lo dipingerei. Non mostrerei che un’ombra in fondo al pagliaio e due occhi brillanti. Poiché non so cosa dire di Giuseppe e Giuseppe non sa che dire di se stesso. Adora ed è felice di adorare e si sente un po’ in esilio. Credo che soffra senza confessarselo. Soffre perché vede quanto la donna che ama assomigli a Dio, quanto già sia vicina a Dio. Poiché Dio è scoppiato come una bomba nell’intimità di questa famiglia. Giuseppe e Maria sono separati per sempre da questo incendio di luce. E tutta la vita di Giuseppe, immagino, sarà per imparare ad accettare
Jean Paul Sartre
“IL PAGAMENTO DELLE QUOTE”, DI GEORGE DE LA TOUR
Le grandi opere d’arte in 3 minuti
A quale vizio capitale potremmo collegare il momento storico-culturale che stiamo vivendo? Senza dubbio all’accidia. Il non fare, il non fare né bene, né male. Il dire ” tanto sono tutti uguali”. “A me non riguarda”. Per descrivere il comportamento pigro dell’accidioso l’arte ha attinto anche dalla parabola dei talenti:
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