Sta per concludersi l’Anno speciale che papa Francesco ha pensato di dedicare a San Giuseppe, con la lettera apostolica “Patris Corde”. Se anche voi, come me, vi riducete sempre all’ultimo momento, vi invito a recuperare al volo l’opportunità che vi offre questo anno di Grazia.
Circa 150 anni fa il beato Pio IX ha dichiarato San Giuseppe patrono della Chiesa Cattolica, così il sommo pontefice ha ben pensato di richiamarci alla figura del padre putativo di Gesù affinché riflettere sulle sue virtù e sulle sue azioni possa aiutarci a migliorare il nostro atteggiamento, crescere nella fede e non solo. Infatti l’anno del Patrono della Chiesa universale offre la possibilità di ricevere speciali indulgenze.
Le condizioni di base per ricevere l’indulgenza sono le solite: confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Papa, animo distaccato da qualsiasi peccato. In aggiunta a questo la lettera “Patris Corde” propone diverse opzioni:
– Almeno 30 minuti di meditazione della preghiera del Padre Nostro;
– Una giornata di ritiro sulla figura di San Giuseppe;
– Compiere un’opera di misericordia;
– Recita del Rosario in famiglia o tra fidanzati;
– Affidamento delle proprie giornate alla protezione dell’artigiano di Nazareth;
In musica
Non so quale declinazione scegliate o abbiate scelto, ma magari possono esservi utili alcune risorse musicali per corredare i vari momenti di preghiera o meditazione. Infatti la figura del falegname ha ispirato moltissime canzoni (per non parlare dei libri e dei film), così ho pensato di selezionarne alcune che magari non conoscevate.
Musicalmente il mio primo pensiero va ad una band che dal nome non nasconde la propria attitudine devozionale: si chiamano 4sangiu, abbreviazione di “For (ovvero “per”) San Giuseppe”. Sono di Cuneo e da diversi anni si occupano di progetti di sensibilizzazione al valore della vita nascente, proprio come il santo si occupò di tutelare gli esordi burrascosi del figlio di Dio.
La canzone più “utile” per vivere al meglio l’anno di grazia è attribuibile a Debora Vezzani. Infatti don Luigi Maria Epicoco, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione, ha ben pensato di chiedere alla compaesana di Ligabue di musicare la preghiera composta da Papa Francesco per la lettera apostolica in questione. Trovata geniale per imparare a memoria la formula, ma soprattutto ottimo risultato musicale. Il brano si intitola “Padre anche per noi”.
In Calabria, Antonello Armieri, il cantante dei Kantiere Kairos, ha pensato di mettere a frutto il difficile periodo di lockdown componendo un album di bellissimi canti liturgici e inni sacri. La playlist, potrebbe essere benissimo inserita tra quelle sequenze di brani rilassanti e suoni della natura. Tra i brani, suonati principalmente con dolci arpeggi di chitarra, vi consiglio “Il custode”, dedicata proprio al tutore della sacra famiglia.
Non potevano esimersi dal tributo al marito di Maria anche i Ra.Dio.Luce. Infatti la band veneta di Rachele Consolini e soci ha inserito nel loro più recente album, “Cuore di mamma”, ben due brani dedicati a San Giuseppe. In questa non-proprio-classifica di consigli abbiamo inserito “Ave Giuseppe”.
Artisticamente e umanamente molto attivi, Angelo Iossa e il collettivo Cantàmmo a Gesù! featuring Monica Rosati, hanno scelto di tradurre in napoletano “Himno a San Josè” di José Antonio Poblete.
Questa versione concentra in sé la tradizione ispanofona, la melodia partenopea, lo stile worship internazionale e la freschezza delle produzioni a cui il gruppo ci ha abituati.
Tralasciando i celebri classici di Clericetti/Mascagni o Frisina, ho pensato di lasciare l’ultimo spazio alla giovane cantautrice Mariagrazia Petrillo, che nel suo brano d’esordio, “L’Amore che è in te”, ha scelto di ricordare il patrono con “A te Giuseppe”. La canzone è stata scelta come leitmotiv per il Convegno Diocesano di Ariano Irpino-Lacedonia nell’agosto del 2019.
Trovate la lettera apostolica a questo link. Oppure potete acquistarla qui.
Lascia un commento