Ha guidato la Nazionale femminile di pallavolo a un passo dalla vittoria del campionato del mondo. Coach Davide Mazzanti si è raccontato in questa intervista di qualche mese fa ad Umberto Folena di Avvenire. Parlando di volley, e non solo.
In cammino
«Sono partito dalla mia Marotta (in provincia di Pesaro-Urbino). Se sono arrivato fin qui lo devo agli incontri della vita, agli amici di sempre e al Cielo»
L’Azione Cattolica
«Il mio gruppo giovani, a Marotta, era bellissimo. Ricordo come fosse ieri la Giornata mondiale della gioventù a Parigi e i campi scuola. Tra i tanti giovani come me vorrei ricordare Tricia, che scelse la clausura ma adesso è sposata e con una bimba; e Steven Carboni, che diventa prete, mi ha sposato e oggi è responsabile della pastorale giovanile della diocesi di Fano. Sa che ogni 26 dicembre viene a vedere una mia partita con un gruppo di giovani?»
Gli inizi
«Giocavo a Marotta. Bravino ma, appunto, senza brillare. Però avevo un allenatore eccellente, Roberto Casagrande, che mi allenò anche e soprattutto ad ascoltare e a mettermi in gioco. Dalla Terza Divisione salimmo fino alla serie C, ma io ero convinto che avrei insegnato elettronica. Finché incontrai Angelo Lorenzetti, anche lui di Fano, che portò la Nazionale juniores ad allenarsi a Marotta. Andai ad assistere alle sue sedute, per vedere com’erano i pallavolisti della mia età, ma di ben altro livello. Era entusiasmante vedere come Lorenzetti sapesse lanciare sfide ai ragazzi. Mi costrinse a pensare: no, non ho il talento per Ingegneria, ma per la pallavolo…».
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