Attenzione, questo articolo contiene uno spoiler. Sì, perché se il vangelo di domenica 17 febbraio ci presenta il discorso delle Beatitudini tratto dal Vangelo di Luca (Lc 6, 20-26), quello della domenica successiva riprenderà da dove ci siamo lasciati, presentandoci i versetti dal 26 al 38. Con l’invito di Gesù: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». Un parallelo un tantino impegnativo, che nel Vangelo di Matteo (sempre al termine del discorso della montagna) ci suona ancora più forte: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48).
Puntare alto
Misericordiosi come Dio? Perfetti come Dio? Sembra quasi di aver rubato il titolo a un famosissimo film con Tom Cruise. Di fronte a queste affermazioni, infatti, ci si sente catapultati in una nuova «Mission impossible». Come minimo, viene spontaneo ribattere: «Non ci riusciremo mai! Solo Dio è perfetto». Gesù propone il grande ideale cristiano, che consiste nel camminare sempre verso la perfezione di Dio, una perfezione che raggiungeremo quando risorgeremo glorificati in Cristo Gesù.
La nostra compassione sia luce
Gesù, tu ci doni l’amore del Padre che ci rende capaci di amare gli altri e di essere compassionevoli con loro come tu lo sei con noi. Aiutaci a vincere il nostro egoismo e i nostri rancori e insegnaci ad amare senza limiti.
Riempici di amore, di giustizia e di pace. Se tu regni nel nostro cuore sapremo amare attivamente i più vulnerabili e i più bisognosi. Trasformaci nel più profondo del nostro essere, in modo tale che la nostra compassione sia luce per i giovani che maggiormente soffrono e ci stimoli costantemente a edificare la Civiltà dell’Amore. Amen.
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