La Bibbia Giovane

La Bibbia per tutti

  • Facebook
  • Instagram
  • YouTube
  • Home
  • LA BIBBIA GIOVANE
    • Scopri la Bibbia Giovane
    • Conoscere
    • Pregare
    • Vivere
  • Maestri di frontiera
  • Blog
  • Fede e musica
  • Scuola
  • Capolavori
  • Chi siamo
    • Àncora Editrice
    • Contattaci
Home » IL VOLTO DI LAZZARO NEI POVERI DI OGGI

IL VOLTO DI LAZZARO NEI POVERI DI OGGI

«Cosa ha fatto il povero Lazzaro per meritare il Paradiso?». La domanda arriva diretta in classe e stimola immediatamente la riflessione. Lazzaro, non l’uomo risorto da Gesù, è il protagonista della parabola raccontata da Lc 16,19-31. È un povero che vive nella più totale indigenza vicino alla casa di un ricco epulone; nonostante la condizione umiliante in cui si trovava nessuno gli offriva qualcosa da mangiare, fintanto i cani gli leccavano le ferite.

La sua condizione viene riscattata dopo la morte. Lazzaro muore e va in Paradiso mentre il ricco epulone scende negli inferi e da lì chiederà a Dio la misericordia che non è riuscito a dimostrare in vita senza ottenerla. Vani sono stati tutti i tentativi di salvarsi. Quasi come fosse in un girone dantesco era costretto a vedere la gloria di Lazzaro vicino ad Abramo. È questa la storia del riscatto degli umili, il trionfo degli ultimi.

Anche se in realtà Lazzaro non è mai esistito, la Chiesa lo festeggia come santo il 21 giugno, in quanto la credenza popolare lo ha elevato come tale. Da Lazzaro derivano i “lazzaretti”, ricoveri per malati di lebbra; il suo nome in spagnolo IL NOME significa “pezzente”, tanto che a Napoli con il termine “lazzarone” si indica uno straccione o mascalzone. Il suo nome invece ha un bellissimo significato: deriva dall’ebraico Eleazaro, “colui che è assistito da Dio”.

Quale povertà?

Dall’analisi proposta da un’alunna, Lazzaro sembrerebbe non aver fatto niente per meritarsi il Paradiso, in fondo era solo povero. La ragazza non manca nel far notare che i poveri sono fortunati mentre i ricchi devono faticare parecchio per guadagnarsi il Paradiso; dal suo punto di vista è stata una promozione alla santità del tutto immeritata quella di Lazzaro!
Con i ricchi Gesù è stato chiaro, “è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entrare nel regno di Dio” (Mt 19,24). La ricchezza non deve ingannarci però; improbabile che alle porte del Paradiso dobbiamo presentarci con il modello Isee e non dipenderà certo dalla consistenza del conto in banca se saremo santi o meno.
Non è la ricchezza l’ostacolo bensì tutto ciò che rende schiavo l’uomo. “Vivere per lavorare o lavorare per vivere?” cantava lo Stato Sociale a Sanremo nel 2018. Se l’uomo vive per lavorare e guadagnare soltanto, sarà schiavo. Contrariamente chi lavora per vivere lascia spazio ad altro; colui che possiede delle ricchezze può farne buon uso. La stessa parabola dei talenti va interpretata in questo senso: ciò che ci è donato non deve essere sepolto nel buio dell’egoismo ma condiviso per il bene degli altri.

La generosità non ha misura

Mi piace pensare sempre alla vedova del Vangelo che si reca al Tempio (Mc 12, 41-44) e dona tutto quello che possiede. Non era molto ma era tutto, mentre gli altri offrivano in offerta il superfluo. Perché l’amore richiede la totalità, la generosità non ha misura e la compassione deve infiammare il cuore. Penso a Madre Teresa di Calcutta: pur non avendo niente, è riuscita a fare del bene a migliaia di persone e la sua opera continua ancora oggi a distanza di più di vent’anni dalla sua morte.
Lazzaro e il ricco epulone ci sono ancora. È la gente stremata dalla fame che chiede cibo alla mensa del ricco occidente; sono i malati che non possono accedere alle cure, i bambini soldato armati dai potenti, i braccianti del sud sfruttati dal caporalato, gli uomini che arrivano dal mare e chiedono pietà ancor prima di un’accoglienza.
La parabola parla ai tanti Lazzaro del nostro tempo risultando incredibilmente attuale.

Andrea Gironda

Leggi gli articoli della categoria «Scuola» di bibbiagiovane.it

Info Andrea Gironda

Andrea Gironda, nato a Roma nel 1974, è insegnante di religione nella diocesi di Roma. È autore del libro “Anche i pidocchi vanno in Paradiso” e con Àncora ha appena pubblicato "Chiedetelo ai vostri bambini".
Cura il sito www.andreagironda.it

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

La Bibbia Giovane online

LA BIBBIA GIOVANE ÀNCORA

19 Dicembre 2018 By Àncora Editrice 1 commento

Dio parla al suo popolo Nella Lettera agli Ebrei si dice che Dio aveva parlato «molte volte e in diversi modi nei tempi antichi» (1,1). Basta sfogliare la Bibbia per accorgersi della verità di questa affermazione. Dio ha parlato al suo popolo attraverso la riflessione dei sapienti che hanno scrutato i fatti della vita e […]

Articoli recenti

  • “ANCORA”, UNA CANZONE NATA DA UN INCONTRO
  • Il libero percorso mistico di Franco Battiato
  • IL VANGELO DI GIOBA – LA PASQUA
  • “ACQUA”, L’ESSENZA DELLA VITA NEL RAP DI “SINAI”
  • Van De Sfroos: canzoni senza confini

Articoli recenti

  • “ANCORA”, UNA CANZONE NATA DA UN INCONTRO
  • Il libero percorso mistico di Franco Battiato
  • IL VANGELO DI GIOBA – LA PASQUA
  • “ACQUA”, L’ESSENZA DELLA VITA NEL RAP DI “SINAI”
  • Van De Sfroos: canzoni senza confini

Temi

Archivi

Copyright © 2025 · Outreach Pro On Genesis Framework · WordPress · Accedi