Il momento della tentazione arriva per tutti. Anche per Gesù, nel momento di maggiore solitudine (è nel deserto) e fatica fisica, dopo un lungo digiuno.
Quello che lo distingue – e che lo rende un modello, un esempio – è la risposta. Il diavolo cerca subito il suo punto debole (Gesù “ebbe fame”, e nel versetto successivo il tentatore gli dice: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste parole diventino pane”). Poi in maniera ancora più subdola, storpiando a suo uso e consumo un salmo, infine facendo leva sulla tentazione del potere: “Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”. Gesù risponde tutte e tre le volte citando la Scrittura. In questo senso, Gesù nel deserto non è da solo, e nessuno lo è se accoglie il desiderio di Dio di farsi prossimo.
La prima tentazione arriva quando Gesù è nel deserto, il luogo della prova. Le successive, invece, hanno a che fare con l’altezza: prima il Maestro è portato “sul punto più alto del tempio” di Gerusalemme, poi “sopra un monte altissimo”. Sembra quasi che il vangelo ci inviti a non andare in alto, a non guardare gli altri dall’alto verso il basso. A sporcarci le mani, perché chi si umilia verrà esaltato.
Accade, fuor di Vangelo, anche a Icaro: un mito che ha a che fare con l’altezza. Solo avvicinandosi al sole, le sue ali di cera si sciolgono. Prima ancora del calore, è il suo non porre niente – neppure i consigli del padre – al di sopra di sé la causa della sua rovina.
In alto i cuori, dunque, ma solo perché sono rivolti al Signore, che è ancora più in alto.
Il vangelo di domenica 1 marzo
Mt 4, 1-11
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose:
Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo.
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:
Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto.
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
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