Visitazione: l’incontro tra Maria ed Elisabetta
Nell’esaminare questo incontro ci si accorge che dal punto di vista iconografico si presentano moltissime varianti, che riflettono l’evoluzione del culto mariano nei secoli; tutte, però, sono riconducibili a tre grandi gruppi:
Saluto a distanza (inchino formale): la Vergine ed Elisabetta si inchinano cerimoniosamente l’una verso l’altra come nel mosaico della basilica Eufrasiana di Parenzo o nelle vetrate di Chartres.
Abbraccio (aspasmos): un vero e proprio scambio di saluti, interpretato come abbraccio e bacio, introdotto nella pittura italiana nel XIV secolo con Giotto, ma ripreso anche dal Beato Angelico, da Raffaello, Pontormo, Rubens e molti altri.
Genuflessione: nel Rinascimento lo sviluppo del culto mariano esige che le due donne non siano rappresentate su un piano di uguaglianza, come nella terracotta di Andrea della Robbia o nel quadro di Domenico Ghirlandaio.
Cf Micaela Soranzo, I Vangeli dell’Infanzia, pp. 29-38
MICAELA SORANZO, architetto, si occupa di architettura e arte per la liturgia. Dal 1993 al 2015 ha fatto parte della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale; dal 1996 è membro dell’Associazione Professori e Cultori di Liturgia e attualmente del Servizio di Animazione Biblica della Diocesi di Perugia. Ha studiato all’Istituto Teologico di Assisi e Iconografia al Pontificio Istituto Orientale.
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