In classe presento agli alunni un’immagine dell’affresco di Michelangelo che raffigura “la creazione di Adamo”. Questa immagine suggestiva attira sempre la loro l’attenzione, del resto la bellezza ci salva e ci consola dall’inquinamento visivo e acustico in cui viviamo quotidianamente. Suggestive sono quelle dita che sembrano toccarsi per trasmettere la vita, una scintilla creatrice che passa dal dito di Dio a quello dell’uomo.
Anita, una mia alunna dall’occhio attento e dotata di sopraffina sensibilità, osservando l’immagine mi chiede: “Perché Dio è un lui e non una lei?” Ecco un’altra delle vostre domande che si fanno sempre più interessanti e stimolanti.
Dio…bella?
È vero, non c’è una sola immagine che ritragga Dio in versione femminile. Lo pensiamo inevitabilmente al maschile, parliamo di Lui utilizzando aggettivi maschili: buono, misericordioso, generoso. A nessuno verrebbe in mente di dire che Dio… è bella! Nel mondo greco e romano, pieno di divinità, c’erano anche divinità femminili, pensiamo per esempio a Venere, dipinta dal Botticelli come una creatura meravigliosa. Qualsiasi categoria umana sarebbe fuorviante attribuita a Dio. È coraggioso come un leone? Forte come Braccio di Ferro? Travolgente come un tornado?
Padre e madre
Mi guardo intorno, osservo l’universo maschile e quello femminile, ognuno con le sue caratteristiche. Fin dalle origini, l’uomo è cacciatore, simbolo di forza, capace di decidere, combattere e dominare. C’è poi la donna con il suo senso materno, protettiva nei confronti della prole, attenta, sensibile, generosa nel donare, accogliente. Dio non è anche tutto questo? Dio ha un aspetto sia paterno che materno. Lo chiamiamo Padre e come una madre si cura dei propri figli, anche quelli dispersi chissà dove.
Michelangelo ha dipinto un Dio saggio, con la barba, un po’ anziano. Ha un corpo solido, perfetto; anche Adamo non è da meno, è muscoloso, bello, pieno di vigore. Sembrano somigliarsi poiché uno è creato ad immagine dell’Altro. Sarà nel volto dell’uomo che potrà splendere la bellezza di Dio: “Fa risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti” (Sal 119,135).
Nella storia cristiana, il tema di Dio maschio o femmina è stato a lungo dibattuto. È fuorviante pensare ad una identità sessuata di Dio perché Dio è spirito. Incarnandosi in Gesù, che era un uomo, assume un’identità ben precisa.
La domanda che mi è stata posta va al cuore delle domande: chi è veramente Dio? Sono domande importanti, che vanno all’essenza del mistero. E il mistero, proprio in quanto tale, non è facilmente esplorabile.
Andrea Gironda
Nicole Nobile dice
Ecco l’origine del Patriarcato spiegata in una frase:
“Fin dalle origini, l’uomo è cacciatore, simbolo di forza, capace di decidere, combattere e dominare. C’è poi la donna con il suo senso materno, protettiva nei confronti della prole, attenta, sensibile, generosa nel donare, accogliente. ”
Tuttora nel 2023. Vengono i brividi.
Saluti da una donna non sottomessa, capace anche di decidere, combattere e dominare, oltre a possedere un’empatia e una sensibilità molto sviluppate.