(di Felix-Rock Cristiano in Italia) Eccoci alla vigilia del mega-raduno mondiale per i giovani cattolici: la World Youth Day 2019 di Panama nella quale i giovani provenienti da varie parti del mondo incontreranno Papa Francesco. L’appuntamento comincia martedì 22 e si conclude domenica 27 gennaio nel paese bagnato dall’Oceano Pacifico e dal Mar dei Caraibi, dove la temperatura minima scende raramente sotto i 20° e si balla il reggaeton.
Panama e la musica
A dire il vero il reggaeton, da qualche anno si balla in quasi tutto il mondo, anzi, potremmo ormai considerarlo un elemento caratterizzante della stagione calda assieme all’afa e alle zanzare. Se anche non ne siete pienamente consapevoli vi sarà certo capitato capitato di ascoltare alcuni dei conquistadores delle classifiche mondiali come Don Omar e Lucenzo (Danza Kuduro), Daddy Yankee (Gasolina o Despacito ft. Luis Fonsi), Ozuna, Maluma e altre donnine scosciate nei network dei media italiani.
Ma che c’entrano questi video infarciti di lusso e lussuria con la meditazione mariana scelta come tema? Procediamo con ordine…
Circa un anno e mezzo fa sul canale ufficiale YouTube della Jornada Mundial de la Juventud Panamá 2019 è stato pubblicato l’inno ufficiale per l’evento intitolato “Hágase en mí, según tu palabra”, scritto da Abdiel Jiménez, in perfetto stile Gen Rosso, ispirata al versetto evangelico in cui Maria, dopo aver ricevuto l’annuncio dall’angelo Gabriele risponde con queste parole: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola”.
Un inno internazionale
Poiché la Giornata Mondiale della Gioventù è un evento internazionale e multilingue, l’inno deve essere cantato in diverse lingue e, anche se si prevede che la maggior parte dei pellegrini siano di lingua spagnola, il diacono Pedro Guevara Mann, direttore artistico della GMG Panama 2019, non si è dimenticato che molti parleranno il portoghese, l’inglese, l’italiano o il francese”: così a questo primo brano in spagnolo, nel luglio del 2018, ha fatto subito seguito una versione internazionale arrangiata da Anibal Muñoz e tradotta nelle rispettive lingue da Fr. Robert Galea, Mons. Marco Frisina, la “Communauté du Chemin Neuf” e Ziza Fernandes sulla quale aleggia ancora, suo malgrado, l’eco dei precedenti inni, nonostante un’impronta più sudamericana.
Poco tempo prima, su Youtube i vari traduttori internazionali avevano pubblicato altre versioni fedeli all’originale, completamente tradotte nelle loro lingue. Gli esecutori italiani del video “Per me si compia la Tua Parola” sono quei lombardi del “Gruppo Shekinah”, già curatori della traduzione dell’inno ufficiale della GMG del 2016, “Beato il cuore che perdona”. Il testo totalmente in italiano è stato ben eseguito dal coro Shekinah con tutti i ritornelli ripetuti del caso e una terminologia talvolta esplicita by mons. Marco Frisina in accordo con Pedro Guevara Mann. Fin qui nulla di male o almeno nulla che esca dallo stereotipo.
Aquì estoy
Un piccolo passo in uscita però arriva il mese scorso, quando in Vaticano viene presentata “Aquí Estoy (Here I am)”. Il tema del brano è sempre quello, “Si compia in me la Tua Parola”, ma la Fundación Ramón Pané ha commissionato al cantautore colombiano Iván Díaz di Miami e al sacerdote australiano Robert Galea la composizione di un brano che possa toccare il cuore dei giovani utilizzando il loro linguaggio e un ritmo contagioso. Ha spiegato il responsabile della fondazione Ricardo Grzona: “La nuova evangelizzazione consiste proprio in questo: presentare il messaggio eterno dell’amore di Dio con formati e linguaggi che possano entusiasmare i giovani”.
Così, invece di Baby K o Takagi e Ketra, “Aquí Estoy (Here I am)” è stata scritta e prodotta da Ricardo Grzona, Shafik Palis, fr. Rob Galea e Iván Díaz, quest’ultimo già autore dell’inno ufficiale per il V Incontro di Pastorale Ispanica organizzato dalla Conferenza dei Vescovi degli Stati Uniti, intitolato “Nuestra Alegría”. Javier Iván Díaz, è un musicista e compositore colombiano, legato al Rinnovamento Carismatico di Miami Beach, in Florida, dove risiede.
Padre Galea
In questa quaterna di nomi spicca poi quello di padre Robert Galea, nato a Malta nel 1981, che dopo una vita “dissoluta” ha incontrato Gesù ed ha deciso che non lo avrebbe più lasciato. Una volta trasferitosi a Melbourne, in Australia e diventato sacerdote, Robert ha partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney del 2008 sul palco interpretando anche l’inno “Receive the Power” con Guy Sebastian.
Nel 2015 il don palestrato è stato uno dei concorrenti di X Factor Australia ottenendo una discreta popolarità in tutto il mondo. Come cantante ha condiviso i palchi con Matt Maher, Hillsong United, Darlene Zschech e altri, ma la sua attività principale resta quella pastorale perciò il suo canale YouTube viene spesso usato per spiegare concetti catechetici o dare consigli spirituali.
Il risultato di tutto questo è una canzone piacevolmente ritmata che alternando versi in spagnolo e in inglese richiama l’importanza di mettersi a disposizione del Signore e alla ricerca della sua volontà. Questo è l’augurio che mi verrebbe da fare a tutti i giovani che seguiranno l’incontro con papa Francesco, che nella loro quotidianità ricerchino Colui che fa grandi tutte le cose e possano seguirlo con consapevolezza e coraggio.
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