(a cura di Felix – Rock Cristiano in Italia) S’intitola “Smile In The Mystery” il settimo album di John Mark McMillan, che tra l’altro è il suo primo EP natalizio. Per gli artisti statunitensi è consuetudine in questo periodo cimentarsi con la realizzazione di compilation dedicate alla festa di Natale e il costume si sta estendendo nei mercati europei, tanto che perfino Eric Clapton ha recentemente pubblicato “Happy Xmas”, il suo primo Christmas album, che si aggiunge agli evergreen della Transiberian orchestra, dei Pentatonix, di Mariah Carey, Michael Bublé, ecc…, che annualmente rientrano nella Billboard chart degli album più venduti/ascoltati.
L’album
Nel caso di mr. McMillan i toni sono più indie, introspettivi, densi di atmosfera, quasi come quelle candele profumate nei barattoli di vetro.
Sette tracce che mischiano grandi classici, inedite composizioni dell’alternative rocker del North Carolina e sorprendenti cover sapientemente rivisitate. Si comincia con “Baby Son”, per poi passare a “Make You Feel My Love” di Bob Dylan (celebre anche nelle versioni di Adele o Joan Osborne), qui con arrangiamenti di campanellini natalizi. C’è quindi “Silver & Gold” in duetto con Sarah McMillan, moglie di John Mark, la cover di “What A Wonderful World” (più vicina a Louis Armstrong che a Joey Ramones), l’immancabile “Silent Night” che confluisce in “Smile In The Mystery” (feat. Sarah McMillan) e infine “Lights” e “Joy To The World”.
Baby Son
Ma torniamo all’inizio: “Baby son” è il primo video estratto dal disco (che tra l’altro è disponibile anche in un originale formato vinile a forma di fiocco di neve gigante), trattasi di lyric video, ovvero quella formula più economica che vede comparire le parole della canzone su uno sfondo di cieli stellati e montagne innevate; solo che le cime sono rovesciate, le punte verso il basso e il cielo al posto dei declivi. Così come le telecamere, anche le logiche del mondo vengono ribaltate da un Dio che nasce povero, debole, in mezzo alla gente, a tutta la gente, a prescindere dalle loro idee e da ciò che fanno. Il Dio bambino ci si fa accanto. Scardina gli schemi, i preconcetti, i giudizi. Comunemente nasce, semplicemente c’è, in mezzo a noi; accanto ai pastori, in mezzo agli emarginati, a chi non lo conosce e non lo sa, ma ne aveva bisogno. Allora John Mark è pervaso di stupore e comincia ad adorare il bambinello come per invitare tutti gli ascoltatori a fare lo stesso, sorridendo al mistero come sorride un bambino. Alcuni passaggi del testo ricordano “Isaia 9,1-6”, la prima lettura della Messa della notte di Natale.
«Mercury & Lightening»
Autore non scontato e poco mainstream sulla linea di Sufjan Stevens, che assieme ad altri artisti quali Josh Garrels, The Brilliance, Gungor, riesce a conciliare il messaggio evangelico alle atmosfere indie più pacate e suggestive con testi profondi che parlano di Dio attraverso l’uomo e dell’uomo attraverso Dio evitando eccessi worship in stile Hillsong o Rinnovamento nello Spirito.
La sua precedente opera risale al 2017, s’intitola “Mercury & Lightning” ed è tutt’ora attuale poiché supportata nell’anno in corso da due album dal vivo che si chiamano rispettivamente “The Mercury Session” e “The Lightning Session” e che ampliano e rivisitano il concept cd. Se “Baby Son” vi è piaciuta ed avete apprezzato l’intero “Smile In The Mystery” non resterete delusi anche da “Mercury & Lightning”.
Il testo di Baby Son
We thought you’d come with a crown of gold
A string of pearls and a cashmere robe
We thought you’d clinch an iron fist
And rain like fire on the politics
But without a sword, no armored guard
But common born in mother’s arms
The government now rests upon
The shoulders of this baby son
Have you no room inside your heart
The inn is full, the out is dark
Upon profane shines sacred sun
Not ashamed to be one of us
Without a sword, no armored guard
But common born in mother’s arms
The government now rests upon
The shoulders of this baby son
Gloria, Allelu
Christ the Lord
We’ve longed for You
[X4]
La traduzione del brano
Pensavamo che saresti arrivato con una corona d’oro
Una collana di perle e una veste di cashmere
Pensavamo che avresti usato il pugno di ferro
e fatto piovere come fuoco sopra i politici
Ma senza una spada, nessuna guardia con l’armatura
Ma nato comunemente tra braccia di madre
Adesso il regno poggia sulle spalle di questo piccolo figlio
Non hai spazio nel tuo cuore
La locanda è piena, fuori è buio
Su ciò che è profano brilla il sacro sole
che non si vergogna di essere uno di noi
Senza una spada, nessuna guardia con l’armatura
Ma nato comunemente tra braccia di madre
Adesso il regno poggia sulle spalle di questo piccolo figlio
Gloria, alleluja
Cristo Signore
Ti abbiamo tanto desiderato.
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