All’interno di una classe non può di certo mancare la lavagna. Chi di noi non ha diretto il suo sguardo verso questo oggetto dove generazioni di maestri e professori hanno scritto date, operazioni, sillabe, equazioni, compiti. Gli alunni invece, durante le fugaci ricreazioni, realizzano i propri disegni e scrivono qualche messaggio. Le lezioni iniziano sempre con la data scritta alla lavagna in bella grafia. Allora come oggi, la lavagna attira l’attenzione dei bambini: quante volte mi chiedono di poter prendere i gessi e scriverci sopra.
[Leggi di più…]ODE AL BANCO, COMPAGNO FEDELE
“Va a scuola per scaldare il banco”. Chi di noi non ha mai sentito dire questa frase riferita ad uno studente che frequenta le lezioni con scarso profitto.
[Leggi di più…]SE DIO È IN CIELO PERCHÉ IN AEREO NON LO VEDO?
Prendere un aereo, volare sopra le nuvole, È un’esperienza affascinante. Si vede tutto da lassù: l’azzurro del cielo, i paesaggi, le strade, i laghi che sembrano pozzanghere, il mare che si presenta nella sua immensa vastità. Di notte si osservare le stelle, tante. Volare “nel blu dipinto di blu” come cantava Modugno è sempre stato il desiderio di ogni uomo che, per dimostrare di essere più forte dei limiti che la natura gli ha imposto, ha costruito prima il deltaplano, poi la mongolfiera, l’aereo, fino ad arrivare alle navicelle spaziali… Si conquista il cielo per vedere tutto da un’altra dimensione. Ma Dio dov’è? Neanche gli astronauti che hanno volato più in alto di tutti sono riusciti a vedere Dio, nelle galassie dell’universo non c’è traccia di un luogo dove Egli possa avere dimora.
[Leggi di più…]A SCUOLA DA SAN FRANCESCO, RESPIRANDO ARIA NUOVA
Il pullman percorre la via Salaria, da Roma verso i santuari francescani della Valle Reatina. È questa una tappa importante del mio percorso didattico: ogni anno, infatti, accompagno i miei alunni frequentanti le classi quarte nei luoghi che ripercorrono le orme di San Francesco. Mentre il pullman divora i chilometri nella dolce terra della Sabina vedo gli anni scorrere e sento che la mia storia, di uomo e di maestro, passa anche da quelle parti; così rivedo molti bambini e tante colleghe e colleghi che mi hanno accompagnato, mi tornano in mente aneddoti legati a quelle gite, risuonano dentro di me voci mai spente.
[Leggi di più…]PERCHÉ IN VATICANO NON ENTRANO TUTTI I POVERI?
Federica, una bambina di sette anni, chiede al papà perché in Vaticano non entrino i poveri. La domanda mi viene girata ed io l’accolgo con piacere.
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