«Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti». Gesù ci offre un prezioso – e impegnativo – insegnamento sul servizio, nel brano del Vangelo che ascolteremo domenica 21 ottobre (Mc 10, 35-45). Come altri discepoli, anche la madre di Giacomo e di Giovanni non aveva idee esatte circa il regno che Gesù era venuto a instaurare e domanda che i suoi figli possano ottenere un posto speciale in quel regno. Gesù approfitta di questa richiesta per chiarire che la vera grandezza consiste nel servire: questo è il criterio per giudicare se una persona è degna di condividere il potere e la gloria di Dio.
Come è stato per Gesù, così anche nella comunità cristiana l’autorità deriva dall’amore, che è l’unica forza capace di dar vita ad un servizio che ricerca solo il bene altrui. Da ciò scaturisce una contrapposizione radicale tra l’autorità che serve e quella che usa il suo potere per opprimere e sfruttare le persone (vv. 41-45).
Conosci qualcuno che sappia servire al modo di Gesù? Al termine di ogni giorno chiediti fino a che punto sei stato simile a Gesù, servizievole con il tuo prossimo.
[il tema del servizio ricorre, tra le altre cose, anche nel brano della lavanda dei piedi, al centro di questa riflessione di Papa Francesco: «Senza amore e servizio la Chiesa non va avanti»]
Domenico dice
Quanto sono sincere queste parole, essere servitori al modo di Gesù è una grazia che non ha limite.