Chiedete a Marty McFly quanto il futuro e il presente possano interagire tra loro. Lui, protagonista di “Ritorno al futuro”, per l’appunto, viene trasportato dalla mitica DeLorean modificata dall’amico-scienziato Doc nel 1955, ossia indietro di trent’anni.
E lì – chi ha visto il film lo ricorderà – si rende conto che le sue azioni interagiscono con quelle del futuro. A volte è proprio nelle sue intenzioni (occorre evitare che Doc venga ucciso nel 1985), altre volte – come nel caso dell’incontro tra i suoi genitori – la situazione rischia di sfuggirgli di mano (e la cosa è di per sé grave, perché se modifica il passato e i suoi genitori non si incontrano… lui rischia di non essere mai esistito!).
Trasportiamoci noi: indietro di 2 mila anni, o avanti verso il vangelo di domenica (Luca 1, 26-38).
L’annuncio dell’angelo a Maria è inzuppato di tempi futuri: concepirai, darai alla luce, chiamerai, sarà grande, verrà chiamato, gli darà il trono, regnerà, non avrà fine. E ancora: lo Spirito scenderà, la potenza dell’Altissimo ti coprirà, nascerà, sarà chiamato.
La vita di Maria cambia però nell’immediato, in quel suo “Ecco la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola”. È un “sì” che cambia anche le vite di chi, come noi, ancora non era nato. Presente e futuro interagiscono e – ancora più che nelle scorribande di Marty McFly – cambiano il corso della Storia.
Il vangelo di domenica 8 dicembre
Lc 1,26-38
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
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