A quale vizio capitale potremmo collegare il momento storico-culturale che stiamo vivendo? Senza dubbio all’accidia. Il non fare, il non fare né bene, né male. Il dire ” tanto sono tutti uguali”. “A me non riguarda”. Un peccato che tinge il nostro mondo di grigio e ci fa diventare tiepidi. Come la Melancholia di Dürer mostra ed insegna.
[Leggi di più…]I COLORI DEL PECCATO /3
La lussuria
«Ricerca smodata del piacere sessuale». Oppure «desiderio ardente di ciò che è sessualmente proibito». Il più umano tra i peccati, la lussuria, può essere definita in molti modi, ma qualsiasi definizione non può esimersi dal sottolineare quella sfrenatezza, insita nel termine stesso, con la quale si manifesta tale vizio capitale.
[Leggi di più…]I COLORI DEL PECCATO/2
L’avarizia
Il vizio capitale della superbia stimola nell’uomo la forma più oscura di dominio, di finto possesso anche degli altri, ritenuti inferiori e quindi facilmente manipolabili. E chiude il cuore dell’uomo. Lo indurisce a tal punto da farlo cadere nell’avarizia. Il secondo vizio capitale.
[Leggi di più…]I COLORI DEL PECCATO/1
La superbia
San Paolo ricordava ai fedeli di Corinto: «Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e a Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d’orgoglio a favore di uno contro un altro. Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come non l’avessi ricevuto?» (1 Cor 4, 6-7).
I COLORI DEL PECCATO
Superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia.
Riflettere sui vizi capitali è come fare un viaggio non solo dentro il mistero dell’uomo, ma dentro l’uomo stesso, a ritroso fino alla prima e più grave colpa: il peccato originale narrato nel terzo capitolo della Genesi.