20/12 VENERDÌ – III DI AVVENTO
Is 7,10-14; Sal 23; Lc 1,26-38
La Bibbia per tutti
Maria, promessa sposa di Giuseppe, «si trovò incinta». Nel vangelo di domenica 22 dicembre osserviamo tutte le azioni compiute da Giuseppe stesso: «pensò di ripudiarla», poi ascoltò l’angelo apparso in sogno, infine «fece come gli aveva ordinato» l’angelo stesso e «prese con sé la sua sposa».
Come molti – giustamente – notano, Giuseppe non parla. Né in questo brano, né in alcun vangelo. Eppure, senza dubbio, non è una figura di secondo piano. È con lui che Gesù ha mosso i primi passi. Dio ha scelto una donna, Maria, per venire al mondo; ma ha scelto anche un uomo, Giuseppe, per farsi guidare. È uno dei protagonisti, anzi il protagonista silenzioso.
Al festival di Sanremo 1992 gli Aeroplanitaliani vinsero il premio della critica con “Zitti zitti (Il silenzio è d’oro”, restando peraltro 30 secondi in silenzio, sul palco: “Zitti zitti che il silenzio è d’oro/ ed anche quando siamo tanti, stiamo zitti in coro/ c’è tanto chiasso intorno che non si calma mai/ parole su parole su parole parole fra noi”. Con un invito: smettere di discutere ma “sentire col cuore, buttarsi a capofitto”.
Anche Giuseppe si butta a capofitto. Con le sue paure, i suoi pensieri. Ma con poche parole – anzi, nessuna! – e tanti gesti concreti.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele
che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
[Leggi di più…]E Giuseppe? Giuseppe, non lo dipingerei. Non mostrerei che un’ombra in fondo al pagliaio e due occhi brillanti. Poiché non so cosa dire di Giuseppe e Giuseppe non sa che dire di se stesso. Adora ed è felice di adorare e si sente un po’ in esilio. Credo che soffra senza confessarselo. Soffre perché vede quanto la donna che ama assomigli a Dio, quanto già sia vicina a Dio. Poiché Dio è scoppiato come una bomba nell’intimità di questa famiglia. Giuseppe e Maria sono separati per sempre da questo incendio di luce. E tutta la vita di Giuseppe, immagino, sarà per imparare ad accettare
Jean Paul Sartre