“Finché sei in tempo tira/ e non sbagliare mira”. La canzone è “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, e richiama nel ritornello “La guerra di Piero”. Nel capolavoro di Fabrizio De André il protagonista vede nel suo nemico un altro se stesso (“aveva il tuo stesso identico umore/ ma la divisa di un altro colore”) e proprio per questa sua incertezza indugia troppo, e viene ucciso.
Il video della canzone di Silvestri spinge molto su questa relazione amico/nemico. Il protagonista incontra infatti un nemico che, scopre presto, è identico a lui. È un clone, o meglio: un fratello. Il fumo delle bombe che si trasforma in un simbolo della pace è una chiusura che sa di speranza.
“Amate i vostri nemici”, dice Gesù nel vangelo di domenica 23 febbraio (Mt 5, 38-48). I due nemici, nel video, vanno insieme verso una direzione che non ci viene mostrata, ma certamente più rassicurante rispetto all’ambiente nel quale si sono incontrati.
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Il vangelo di domenica 23 febbraio 2020
Mt 5, 38-48
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.